Storia della filosofia russa

La storia della filosofia russa è fondamentalmente legata, nel suo cammino, allo sviluppo e alle esigenze dettate dalla diffusione del pensiero religioso. A partire dall'inizio della cristianizzazione della Russia (988) fino al XVIII secolo, la soluzione dei problemi filosofici viene affidata alla letteratura ecclesiastica e teologica, e alle credenze pagane poste in relazione con i vangeli apocrifi e con le vite dei santi. Fino al XVII secolo, la Russia non conobbe alcune delle figure basilari nella storia del pensiero occidentale, da Aristotele a Spinoza e Cartesio. La penetrazione del pensiero cattolico passato per la Polonia, e del pensiero protestante arrivato attraverso la Germania, non portarono alla nascita immediata di una filosofia autonoma ma piuttosto favorirono la diffusione di movimenti eretici secondo i canoni della Chiesa ufficiale. Nel XVIII secolo, sotto Pietro il Grande, inizia a sorgere un pensiero laico e indipendente dalla Chiesa.


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